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Formazione BIM - settore restauro

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  • Formazione BIM - settore restauro

    I corsi su Revit e sul Bim aumentano ogni giorno.
    Per il settore ristrutturazione/restauro c'è ancora pochissimo o nulla.
    Tracce di belle esperienze le ho trovate sulla rivista BimNation con il grosso lavoro per la Manifattura Tabacchi a Firenze, altro sulla rivista DN, sempre segnalata dal Nostro Diego
    Tempo fa poi un noto rivenditore Autodesk abruzzese propose un corso tutto su questo argomento, cioè rilievo e restituzione/progettazione di un manufatto esistente storico etc etc.
    Volevo chiedervi se siete al corrente di iniziative formative attuali sul tema.
    AM4 non ha niente di compatibile col tema (mi pare) e con un professionista che già lavori e non possa vivere 5mesi a Lecco
    L'abruzzese dal sito pare che abbia ancora quell'attività formativa.
    Altri?
    grazie

  • #2
    Corsi simili non sono a calendario normalmente.
    Anche perché manca proprio la richiesta... nonostante in Italia si lavori più sulla ristrutturazione/restauro che sul nuovo.

    Revit, ma anche +/- tutti gli altri software Bim like, hanno qualche difficoltà con geometrie particolari e loro gestione; solo decidendo preventivamente "lo scopo" del progetto, predisponendo un rilievo adeguato, preparando accuratamente il modello e le famiglie, ecc si arriva alla fine senza impazzire
    Bye Gjiom

    "Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci"


    "Il BIM è anche un modello 3D, ma non tutti i modelli 3D sono BIM"

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    • #3
      però, come dimostra anche DN, le università ci si stanno buttando sul tema... e sui lavori che ne possono conseguire... sono un paio di anni, per es., che a alla fiera del restauro a ferrara ci sono conferenze sui temi BIM/restauro e, almeno, quelle volte che ci sono andato c'era sempre una facoltà che presentava qualcosa...
      anche qui di recente ci sono stati studenti ( frankassiola .... a proposito: si sarà laureato?) che si sono impelagati nel tema
      non ho niente contro l'interesse delle facoltà ma mi pare, per le esperienze avute, che siamo lontani da una seria riflessione sul tema e, invece, + vicini a "marcare" il territorio... così tanto per chiudere con una nota polemica

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      • #4
        Originally posted by Gjiom
        Corsi simili non sono a calendario normalmente.
        Anche perché manca proprio la richiesta... nonostante in Italia si lavori più sulla ristrutturazione/restauro che sul nuovo.
        Revit, ma anche +/- tutti gli altri software Bim like, hanno qualche difficoltà con geometrie particolari e loro gestione; solo decidendo preventivamente "lo scopo" del progetto, predisponendo un rilievo adeguato, preparando accuratamente il modello e le famiglie, ecc si arriva alla fine senza impazzire

        rico55
        però, come dimostra anche DN, le università ci si stanno buttando sul tema... e sui lavori che ne possono conseguire... sono un paio di anni, per es., che a alla fiera del restauro a ferrara ci sono conferenze sui temi BIM/restauro e, almeno, quelle volte che ci sono andato c'era sempre una facoltà che presentava qualcosa...
        anche qui di recente ci sono stati studenti ( frankassiola .... a proposito: si sarà laureato?) che si sono impelagati nel tema
        non ho niente contro l'interesse delle facoltà ma mi pare, per le esperienze avute, che siamo lontani da una seria riflessione sul tema e, invece, + vicini a "marcare" il territorio... così tanto per chiudere con una nota polemica
        Il fatto è che per il nuovo, con un po' di lavoro e di passione, ci arrivi, o almeno arrivi a produrre qualcosa di decente e di non troppo "caddistico". Nel restauro-ristrutturazione è più difficile fare da soli, anche perché non è certo il campo da gioco principale di Revit.
        Vediamo un po'... Magari sento gli abruzzesi

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        • #5
          Mi fa piacere trovarmi in vostra compagnia in questo viaggio solitario nel restauro attraverso metodologia BIM.
          Sembra sempre che si sia all'anno zero e ricordo la fatica (anche solo percepita da lontano) di rico55 nel suo esperimento per quella chiesetta dalle sue parti. Come poi gli altri nostri esperimenti.
          Non so quale sia il modo per cercare di sensibilizzare Adesk su questi temi, ma provo a raccontarvene una brevemente...
          Anni fa l'amico Gjiom mi diede una mano in una modellazione per un lavoro a Cittadella. Ora sono all'As Buildt... mamma cara carissima. E vagli a spiegare al modello che le misure sono cambiate dal pur preciso rilievo alla fase di fine lavori anche e solo perchè demolito l'intonaco ci siamo trovati un ingrossamento di 5-8 cm di tavelle e malta per raddrizzare le murature.
          Ora lo so, mi direte che sino a 5-10 cm pazienza... ma a questo punto vallo a spiegare al tecnico del Comune che magari viene a prendere le misure per Agibilità (mi è capitato a Venezia due settimane fa), e si trova 10 cm da una parte, 8 dall'altra, ecc.
          Cosa gli vado a dire? Che il sw è un po' rigido??

          Se poi ci aggiungi che devo presentare una variante a consuntivo, ho la scelta di demolire i muri o le tramezze per 5-10 cm (per avere dei rossi e gialli congruenti), oppure far finta di nulla, cancellare il distributivo del primo progetto e ripartire ex-nuovo come se nulla fosse. Ma poi, magari, il cliente mi dice veramente che è la prima variante, e me ne paga solo una .
          Zurich, mi dici chi sono questi abruzzesi? Non se ne avranno se gli fai un po' di pubblicità aggratis

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          • #6
            Mitico Piero ciao Eh già, quella che dici è la semplice e diretta realtà di un professionista che lavora NON in un gruppo di 30 persone coordinate da un superbimmanager pagato da una super committenza pubblica o privata ma comunque molto danarosa. Diciamo il 90% di noi?
            L'abruzzese è Digitecno di Teramo, moderatori cancellate questa frase se ho violato qualche regola glielo scrivo in privato grazie

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            • #7
              Grazie mille zurigo
              A parte il pagamento e la committenza, qua il problema è che so per amicie "altolocate" che non se ne viene fuori nemmeno se il lavoro è pubblico o se c'è il superbimmaneger.
              Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire con il decreto BIM che dal 2025 impone, per tutti i lavori pubblici, gestori di opere pubbliche,e cc. l'utilizzo di metodologie BIM. Per ogni importo!!!
              Sono ancora più curioso nel vedere chi lancerà il sasso nello stagno, ovvero comincerà a proporre necessarie semplificazioni della modellazione, per deviare giustamente sul contenuto informativo.
              Però, però... se il modello mi porta troppo distante dalla realtà. Mannaggia!!!

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              • #8
                Vecchie zitelle...
                Organizzate sta famosa cena che ci confrontiamo sull'argomento.
                Bye Gjiom

                "Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci"


                "Il BIM è anche un modello 3D, ma non tutti i modelli 3D sono BIM"

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                • #9
                  Originally posted by Gjiom
                  Vecchie zitelle...
                  Organizzate sta famosa cena che ci confrontiamo sull'argomento.
                  Sì, facilissimo, io e Piero credo che siamo gli utenti Revit più distanti tra loro in 'sto dannato paese )))

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                  • #10
                    Ci stiamo lavorando.
                    Le vecchie zitelle avevano pensato ai colli padovani... ma siccome non potrà mancare nessuno, immagino che ci saranno dei colli anche dalle tue parti, Zurich. O no? Casomai piccola trasferta

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                    • #11
                      No da me solo Flatlandia, Diego lo sa )))

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                      • #12
                        Ma dove stai??? O è invasione nella maledetta privacy?

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                        • #13
                          ...Tacco d'Italia! Quasi Albania!

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                          • #14
                            Bellissima Puglia

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                            • #15
                              Io sono al baricentro e qui si mangia pure bene 🍝🥩.
                              Con tanti esempi concreti da visitare e perché no, opportunità di lavoro nel settore.
                              A disposizione ad accogliere... 😉 anche singolarmente.

                              Gjiom come sempre illumina, il problema è che il recupero storico è una sottobranca nel Bim. Se gli studi mediamente faticano ad introdurlo sul nuovo, figurarsi su un settore in cui è difficilissimo operare.
                              Per quanto mi riguarda, come già detto in passato, se sulla M di Bim ci sono mille problemi, sulla I ci sono vantaggi micidiali

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